Io, tu, noi… la comunità!

Prima della pausa estiva, come ogni anno, la comunità del CmdG si riunisce per trascorre un tempo di grazia insieme. Quest’anno sono state le alture del Trentino a far da cornice ai tre giorni trascorsi in sua compagnia e in comunione tra fratelli, proprio come richiama la parola dell’evangelista: “Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli” (Gv 6,3), nella dimora della Magnifica Comunità di Sottosoglio a Folgaria, per riflettere insieme sul tema centrale del ritiro: “Costruiamo la comunità!

Tutto ha inizio venerdì 7 Luglio giorno in cui il popolo si è messo in viaggio per raggiungere il monte, un meraviglioso panorama montuoso. Dopo essersi accolti reciprocamente con gioia e aver suddiviso gli spazi e compiti, nella “baita-chiesa”, come ogni venerdì, la comunità ha vissuto la consueta Preghiera Comunitaria Carismatica, per poi concludere la serata festeggiando la ricorrenza di due compleanni!

Un dolce risveglio ha aperto la giornata di sabato con tutte le attività previste. Padre Marcello Mattè, cappellano del carcere della Dozza, che ha presieduto la Celebrazione Eucaristica e ha ricordato ai presenti che la gioia di Dio è vedere un popolo che Lo riconosce come Dio e Signore e Lo loda nella gioia, «Voi _ ha detto padre Mattè_oggi siete la gioia di Dio!»

Al termine della S. Messa viene consegnato il “rotolo profetico” ovvero la raccolta di tutte le Parole che nel corso del anno il Signore ha consegnato alla comunità durante le  PCC. Un vero e proprio discorso d’amore che Dio, di settimana in settimana, ha fatto al CmdG, guidandolo nelle situazioni che si trovava ad affrontare, proprio come un Padre amorevole. È tempo di pausa tra momenti di convivialità tra chitarre, canti, balli e fornelli all’opera.

Dopo la siesta si riparte con i lavori pomeridiani, la “sacra baita” trasformata nella scuola di Gesù,  innalzando la lode per aprire i cuori. Ad introdurre il momento mistagogico sono state le parole di Gesù nell’ultima cena (Gv 17, 1-26) momento in cui Gesù ha la consapevolezza di avere le ore contate e raccomanda i sui discepoli al Padre, poi offre il suo sangue come vino versato e la sua carne come pane spezzato per il bene di tutti,  stipulando l’alleanza eterna. Inforcati gli occhiali comunitari ognuno ha richiamato al suo cuore la volontà di Gesù di costituirci comunità e di averci voluti insieme,  rivedendo il senso di appartenenza e il valore di condividere gioie e dolori di ognuno,  l’ accettarsi nonostante le diversità.  A suggellare questi principi ogni fratello e sorella della comunità sotto la croce ha detto il suo si comunitario,  portando nuovamente se stesso e tenendo fra le mani il resto della comunità come perla preziosa.

Il pomeriggio prosegue con una passeggiata lungo i sentieri conducendoci davanti ad una ruscello zampillante,  lavati,  rinnovati e rinfrescati  ci si prepara agli eventi serali.

I protagonisti questa volta sono  gli “Asinelli di Gesù” di cui in giorni ricorre il quinto compleanno, chiamati nel 2012 dalle parole di Matteo 21,  2-9 e Michea 12, 3b. Loro per i grandi diventano così attori,  musicisti e  ballerini rappresentando alcuni eventi della vita di Gesù. Poi di corsa davanti al mega schermo che ha visto proiettati spezzoni di vita insieme vissuti in questi anni intervallati dai messaggi di auguri da parte degli adulti. È giunta l’ora dei regali e delle candeline da spegnere sulla torta.  La serata si è conclusa con un video che ha ricordato anche ai grandi i momenti ed eventi importanti avvenuti nella comunità durante l’anno. Con il volto sorridente e il cuore colmo di gioia nel vederci crescere insieme nella fede tutti a nanna dandosi appuntamento all’indomani…

La Domenica, giorno del Signore, un  altro momento mistagogico ha aperto la giornata con uno sguardo all’esterno ovvero la comunità nel contesto più ampio della Chiesa rivolta al mondo. La comunità vissuta nell’Ecclesialità avendo il fine proprio di annunciare il Vangelo mediante la luce di Cristo che splende sui propri volti. Un solo corpo che si ciba di un solo pane, in unità con tutti i pastori, stando insieme,  mettendo ogni bene in comune, esercitando l’apostolato nei contesti di vita quotidiana, secondo il carisma fondante. Il Rinnovamento definito da Papa Francesco “corrente di grazia” ha lo scopo di vivere e testimoniare gioiosamente la Vita Nuova in Cristo così da rinnovare tutta la Chiesa. A noi il compito di essere una comunità che ravvivando colori ovvero il carisma degli altri si pone a servizio dei più deboli. Al termine del momento formativo tutti di corsa a vivere ciò che è stato annunciato, quindi a avvivare i colori del mondo,  a mettersi a servizio dei bisognosi, per portare a tutti il lieto annuncio.

 

Essendo un solo corpo che si ciba di un solo pane  la comunità si dirige in paese per la celebrazione Eucaristica, con la comunità locale, nel Santuario Madonna delle Grazie. Non è mancata la passeggiata tra i vicoletti del centro e poi tutti a tavola per il pranzo domenicale.

Ormai il tutto volge al termine manca poco per scendere dal monte,  le ultime ore trascorrono in una costruttiva e partecipe condivisione di esperienze vissute in queste giornate,  un riepilogo di tutto ciò che si è fatto nell’anno trascorso e nei propositi per quello futuro, affidando tutto all’opera dello Spirito Santo si torna giù dalla montagna.

Nella fede in Cristo Gesù…buona estate 2017 a tutti!

Grazia Locantore