Gesù è il Signore! Jesus is Lord! Jesus ist der Herr ! Jesus è o Senhor!

Il Rinnovamento Carismatico Cattolico ha celebrato i suoi 50 anni di storia con il Giubileo d’oro, tenutosi a Roma dal 31/05 al 04/06, evento organizzato dall’ICCRSe dalla Catholic Fraternity, giornate ricche di eventi che hanno visto coinvolte le principali basiliche romane. Il momento culmine è stato rappresentato da un cenacolo a cielo aperto dove circa 40. 000 persone provenienti da tutto il mondo si sono trovate a vivere la veglia di Pentecoste e la preghiera ecumenica. Evento fortemente desiderato da Papa Francesco con il coinvolgimento dei leader del RCC e i rappresentanti delle chieseevangeliche, pentecostali e altre confessioni religiose, lingue diverse, ma un solo intento UNITI PERCHE’ IL MONDO CREDA. Sotto il sole ardente nel pomeriggio del 3 Giugno il Circo Massimo, luogo che ha visto consumare il martirio cristiano, diventa l’arena dello Spirito Santo. I saluti di M. Moran, G. Barbosa, le braccia alzate, i cori, lo sventolio di bandiere, hanno caratterizzato l’intero pomeriggio accompagnando letture e testimonianze in attesa dell’arrivo del Santo Padre che poco dopo le 17. 30 viene accolto dagli applausi dell’intera distesa dei carismatici. A precedere l’intervento di Papa Francesco si sono susseguite le meditazioni di Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia e anzianodel Rinnovamento che ha lanciato il forte messaggio della conversione della vita attraverso il pentimento, la trasformazione del cuore di pietra in quello di carene, dall’io a Dio, la necessità di tendere con carità alla verità, all’accoglienza, all’unità, all’amore. Seguono le parole del Rev. G. Traettino pastore della chiesa evangelica della riconciliazione. A suggellareil suo discorso è stato il passo biblico Ezechiele 36, 26a: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo” con l’esortazione a crescere nell’amore, nella comunione con Dio e con i fratelli, ricordando che la cultura di pentecoste non solo ci chiama alla vita nuova, ma all’unità dei figli di Dio affinché si realizzi oggi e sempre ciò che è scritto nel Vangelo di Giovanni al capitolo 17,21. Un’ovazione accoglie il Pontefice che saluta la folla con un grazie per la testimonianza che il popolo della lode sta dando al resto del mondo,stando sotto il cielo senza alcuna paura perché fortificati dall’apertura del cuore alla promessa del Padre, perseveranti per pace ed unità nel nome di Gesù sono state le parole di Papa Francesco, toccante l’affermazione della “diversità riconciliata” a cui tutto il mondo è chiamato riconoscendone la difficoltà, ma non l’impossibilità, una diversità che deve unire e non dividere, permettere di camminare e non di stare fermi , che l’ecumenismo del sangue va trasformato in ecumenismo dello Spirito Santo, occorre camminare insieme per l’unità dei popoli. Quale nome più indicato ha il RCC ovvero quello di corrente di grazia, un fiume in piena che non ha bisogno di dighe, lo Spirito Santo non ha bisogno di essere racchiuso in gabbie. Si avvia alla conclusione del suo intervento ironizzando sulla “età matura” raggiunta dal Rinnovamento “el cinquetaco” incitando a condividere con tutti nella chiesa quelli che sono i tre cardini della corrente di grazia ovvero il BATTESIMO NELLO SPIRITO, LA LODE INCESSANTE AL SIGNORE, SERVIRE L’UOMO, il tutto eseguito nell’ottica del camminare insieme alle diverse chiese e comunità. Ricevuto il mandato a chiusura del pomeriggio trascorso all’insegna della comunione con il Santo Padre e con il mondo intero si eleva la preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo a rendere tutto più sublimel’imposizione sulla folla delle mani del vescovo di Roma e come si legge negli Atti degli Apostoli al capitolo 2: «Pentecoste sia!»

Alleluja! Jesus is Lord, the Lord of my Hear! Alleluja!

Grazia Locantore

Usciamo dal cenacolo… siamo una missione!

Gesù è il più grande terapeuta di tutti i tempi, medico e medicina che guarisce e salva dal male. Ogni uomo è oggetto del suo amore, Lui ci vuole sani in quanto salvati. In diversi punti il Vangelo troviamo richiami delle guarigioni operate da Gesù.  Luca narra l’episodio dei 10 lebbrosi,  Marco racconta del cieco Bartimeo, e ancora c’è l’episodio del paralitico portato sul lettuccio a Cafarnao e in tantissime altre pagine si legge la Sua opera salvifica.

Alla Sua scuola tutti siamo chiamati  a metterci a servizio di chi soffre e  in questa esperienza possiamo cogliere l’occasione di incontrare Dio. Tutte le volte in cui un sofferente esprime la sua solitudine, la tristezza, il disagio apre un varco al vangelo di Gesù, riconoscendogli il primato della guarigione, consolazione, misericordia.

Papa Francesco ci esorta ad essere “chiesa in uscita” e noi riconoscendoci discepoli di Gesù non possiamo indietreggiare davanti al mandato che Lui stesso ci ha affidato: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura” (Mc 16 ,15).   Per questo ogni gruppo e comunità cristiana, suscitata dallo Spirito Santo è spinta fuori dal cenacolo verso l’evangelizzazione, con l’obiettivo di raggiungere ogni uomo in qualunque posto si trovi, soprattutto se nelle periferie esistenziali.

Per adempiere al mandato missionario la comunità del CMdG sabato 20 Maggio si è  data appuntamento nella cappella di S. Francesco del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, per un Roveto Ardente di intercessione per gli ammalati. Alla presenza di Gesù Eucaristia, gli adoratori si aprono all’altro, perché l’intercessione rende altruisti, generosi, comunionali, la preghiera rende migliori le persone e ciò che le circonda.

Un tempo santo che ha permesso di sedere accanto a fratelli la cui momentanea dimora è rappresentata da una camera di ospedale e le passeggiate si fanno lungo le corsie, mentre il loro cuore aspetta il “responso clinico”. Un tempo santo che ha regalato loro il “responso di Gesù”  ovvero che non abbandona mai, che non c’è limite alla salvezza, che il suo amore non ha mai fine!!!

Un’ora trascorsa alla presenza di Cristo e della Sua carne sofferente, tra lacrime, abbracci, parole di conforto e sorrisi.

Al termine la comunità è rientra nel cenacolo per condividere il momento di grazia, raccontarsi un po’ di vita propria e come sempre concludere in festa.

Si torna a casa con la consapevolezza che se Dio è in “entrata” nella nostra vita, inevitabilmente noi siamo in “uscita” perché se c’è spazio per l’ALTO c’è sempre più spazio per l’ALTRO.

Grazia Locantore

Cuori Puliti, Gioiosi ed Esultanti

Pronti, partenza, via. Anche quest’anno si parte con destinazione Rimini, non ci siamo dimenticati nulla! Abbiamo preso con noi il cuore per ricevere la fiamma come da suggerimento della campagna social indetta dal RnS. I chilometri che ci separano sono sempre meno ed eccoci giunti alla 40° Convocazione Nazionale, nell’anno giubilare d’oro del Rinnovamento Carismatico nel mondo. Esultate e giubilate i due imperativi fondamentali per queste giornate e di certo non sono mancati i momenti per poterlo fare. Sin dal mattino per il risveglio spirituale danze e canti hanno scandito l’inizio dei lavori, tutto sotto lo sguardo di Gesù e della Mamma Celeste. Dopo l’accoglienza di sabato 22 Aprile con il benvenuto per tutti si inaugura l’apertura di queste giornate introducendo il tema della convocazione “Esultate il Signore ha agito, giubilate, il Signore ha manifestato la sua gloria (Is.44,23). Il pomeriggio trascorre rivivendo gli avvenimenti accaduti nel week end a Duquesne e dopo aver affidato i lavori dell’intera convocazione nelle mani della Vergine dalle mani alzate il pomeriggio si conclude con la celebrazione eucaristica.

La giornata di domenica 23 si svolge all’insegna della misericordia. A guidare questo momento è padre Diego Jaramillo Curtas che commentando il passo biblico Baruc 4, 22 ha esortato con tanta enfasi a chiedere perdono a Dio nella certezza di ricevere la sua misericordia che permetterà al nostro cuore di essere in festa, in tal modo si potrà sperimentare la grazia e la pace ricevuta dal perdono. Un’esortazione a chiedere il dono dei doni ovvero lo Spirito Santo in quanto dal momento che è su di noi il peccato svanisce con queste parole si dà avvio alla penitenziale che vede impegnati numerosissimi sacerdoti all’ascolto e all’assoluzione permettendo a tutti coloro che si sono avvicinati al sacramento della riconciliazione di vivere il perdono. Mentre una parte del padiglione fieristico si trasforma in un confessionale un roveto ardente di misericordia per famiglie, giovani e sacerdoti si innalza alla presenza di Gesù sotto la guida di don Guido Maria Pietrogrande e Mario Landi.

A far da cornice nei momenti di pausa i filmati dei saluti e delle benedizioni da parte degli amici del RnS di tutto il mondo che hanno riempito occhi e cuore. Al presidente, Salvatore Martinez il compito di riprendere i lavori del pomeriggio che partendo dalle parole dell’evangelista: «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala» (Gv19,25) ha invocato lo Spirito che non ha tardato a rispondere, elargendo doni di consolazione, liberazione e guarigione. Al termine di questi momento di grazia in un clima di festa e di giubilo si è vissuta la Celebrazione Eucaristica.

Domenica 25 è stata la giornata dedicata alla memoria grata del Giubileo del Rinnovamento. Egregio l’intervento di mons. Bruno Forte con la rilettura teologica pastorale del cammino del Rinnovamento partendo dal tema “La vita secondo lo Spirito”, passando dall’implicito all’esplicito, ovvero vivendolo i prima persona impegnandosi tutta la vita a capirne luce, forza e bellezza. Mons. Forte struttura la relazione in quattro importanti punti che rappresentano gli passaggi essenziali della vita del RnS.

  • da Corrente di Grazia a Movimento Ecclesiale: riferimenti ai grandi nomi del Rinnovamento, padre Raniero Cantalamessa, padre La Grua, don Dino Foglio sono solo alcuni dei nomi dei padri che hanno fatto la storia.
  • dalla Preghiera alla Missione: ovvero il portare agli altri il dono della vita nuova in Cristo, essere testimoni delle opere dello Spirito Santo.
  • dal Cenacolo al Mondo: l’essere testimoni che guardano alla storia ed entrano nella storia, un invito a ringiovanire il mondo nonostante oscurità e le complessità; occorre portare al mondo la pentecoste e le sue meraviglie.
  • da Roveto Ardente a Colonna Di Fuoco: La rivelazione di Dio nel Roveto, ovvero nelle “spine della vita”, Dio ci parla sempre nel dolore, rivolgendosi ad ognuno di noi, facendoci diventare colonne di fuoco che mirano alla terra promessa. Occorre sentirsi sempre pellegrini in cammino e mai arrivati, essere critici verso le cecità del mondo e anticipare con la nostra vita la futura promessa di Dio.

La sessione pomeridiana riprende facendo esperienza di un Seminario di Vita Nuova, rivissuto in festa, alcune delle tappe scelte sono state caratterizzate da un breve annuncio e suggellate da relative testimonianze. Quante vite cambiate dall’incontro con Gesù nei momenti bui della vita, l’uomo nuovo che vince sul vecchio.

Giunge il momento di consegnare i cuori colmi di ogni desiderio, intenzione, ai bimbi il compito di portarli a Gesù tutti in marcia accompagnati da una croce luminosa sono arrivati dritti Suoi piedi a concludere l’intensa giornata la celebrazione eucaristica presieduta da S. B. Louis Raphael I Sako, patriarca cattolico iracheno di Babilonia dei Caldei, che nell’omelia ha condiviso gli orrori della guerra e la forza della fede che vince su ogni cosa con l’amore più grande  fino a giungere al sacrificio della propria vita.

Nell’ultimo giorno di questo week end la fiera si è trasformata in un pezzo di paradiso. Come da consuetudine, S. Martinez sotto la protezione della reliquia della Beata Elena Guerra, l’apostola dello Spirito Santo, espone la sua relazione ispirata al tema 1Tm 6, 20. Un invito al giubilo e all’esultanza, ricordando che essere fedeli a Dio è fonte di quella gioia che mai nessuno ci potrà togliere, una gioia pasquale, pentecostale che ci vede trasfigurati in Cristo. Martinez si rivolge particolarmente alle famiglie ricordando le parole che Papa Francesco ci ha consegnato all’Olimpico, con le quali sosteneva che il diavolo attacca la famiglia per distruggerla. Per denunciare l’origine della crisi nelle famiglie il presidente fa riferimento al non rispetto del comandamento “Onora tuo padre e tua madre” e al passo biblico in cui si legge “maschio e femmina li creò”. Quanta difficoltà nel trasmettere l’amore ai figli se non esiste tra i genitori, quanta confusione scaturisce dall’aver violentato la natura, quanta difficoltà nelle relazioni. L’antidoto a tutto ciò è la preghiera, colui che prega è portatore di gioia invade il mondo dell’amore di Dio. Al Rinnovamento il compito di rieducare il mondo all’interiorità secondo lo Spirito, ad abbattere i muri che l’uomo innalza tutte le volte in cui non guarda con gli occhi dello Spirito, Il presidente esorta ad avere cuori puliti, abitati dallo Spirito per essere “chiesa in uscita” permettendo a Dio di essere in entrata nella vita di ognuno.

Con i cuori consegnati ai piedi della croce, i presenti innalzano una preghiera per una nuova effusione dello Spirito Santo un’invocazioni per nuovi doni e carismi per la missione alla quali il popolo del Rinnovamento è chiamato.

La giornata si conclude con la celebrazione eucaristica presieduta da S. E. Card. Bagnasco e dall’intervento dell’On. Tajani che va dritto al cuore dell’Europa con il suo breve intervento dove sostiene che crisi economica, terrorismo, immigrazione e contrasti tra i diversi paesi trovano risoluzione nella croce di Cristo, segno che unisce culturalmente e spiritualmente tutti credenti e non!

Concludendo: lo Spirito Santo non è in crisi perciò l’appuntamento è per la prossima convocazione inizia il countdown per le prossime meraviglie!

Grazia Locantore

38 Nuovi messaggeri d’amore

A compimento del percorso tracciato dalle varie tappe del Seminario di Vita Nuova,  38 fratelli appartenenti ai vari gruppi RnS della diocesi di Bologna domenica 2 Aprile nella chiesa dei SS Monica e Agostino,  ricevono la preghiera di Effusione.

Le sacre scritture di questa domenica ricordano a tutti che Gesù promette di farci uscire dai “sepolcri della vita“,  perché non siamo sotto il dominio della carne ma dello Spirito,  dal momento che esso  abita in noi,  siamo quindi esortati a credere per vivere in eterno e vedere la gloria di Dio.

La giornata ha inizio con una festosa accoglienza a suon di canti che introducono alla Preghiera Comunitaria Carismatica un tempo per intercede e invocare lo Spirito Santo affinchè elargisca infiniti doni su queste 38 vite nuove chiamate da Gesù. A presiedere la celebrazione Eucaristica Don Massimo Vacchetti,  Consulente Ecclesiastico del C.S.I.

A consumare il frugale pasto ci si ritrova tutti in giardino,  all’aria aperta sotto  il sole che scaldava la giornata , ma soprattutto i cuori.

Nel pomeriggio il programma riprende con una riflessione guidata da Don Fulvio Bresciani consigliere spirituale regionale RnS.

Le parole di don Fulvio richiamano all’incontro con Gesù, il luogo in cui questo accade è il nostro cuore, la nostra vita, la nostra storia. Un richiamo alla missione in quanto l’effusione dello Spirito è dato dalla chiesa per portarla a compimento, ricevere l’effusione non è aggiungere un “trofeo” alla nostra vita, ma la forza che ci spinge a portare Cristo nel mondo e a  dire: «Signore manda me!». L’effusione non deve essere fine a se stessa, ma rendere concreto il comando che Gesù ci ha consegnato: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo!

Al termine della  riflessione il tempio di Dio si trasforma in un grande “cenacolo” che racchiude al suo interno altri 10 piccoli cenacoli, dislocati in vari punti della chiesa, non più cenacoli “chiusi”, ma “aperti”, mentre tutto intorno la comunità orante fa da cornice e intercede.

I cuori cominciano a scaldarsi con la lode, invocazioni su invocazioni, fratelli impegnati a pregare su altri fratelli, affinchè sia una nuova Pentecoste. all’opera Lo Spirito Santo in azione concede doni e carismi…quante meraviglie, quante vite rinnovate, parole donate, quanta voglia di stare alla davanti a Gesù Eucarestia.

A suggellare questo momento di grazia i fratelli neo-effusionati vengono unti con olio di nardo profumato per odorare di Cristo, un unguento simbolo dell’amore fedele che permette al cuore di ognuno di cantare “Come Tu mi vuoi io sarò, dove Tu mi vuoi io andrò” e con la gioia di un cuore rinnovato tutti a far festa.

Grazia Locantore

Festa del Ringraziamento

Era il 14 Marzo del 2002 quando per la prima volta la Conferenza Episcopale Italiana approvava lo statuto dell’Associazione Rinnovamento nello Spirito Santo confermandole un’identità cattolica, da allora è consuetudine per i gruppi e le comunità d’Italia far festa e memoria dei doni che Dio ha elargito mediante l’opera dello Spirito Santo.

Quest’anno le comunità della diocesi di Bologna si sono ritrovate nella suggestiva cornice del Seminario Arcivescovile della città. Il festoso evento ha avuto inizio con la Preghiera Comunitaria Carismatica e tra lode e canti  i cuori si  sono aperti alla gioiosa gratitudine di essere figli amati.

La celebrazione Eucaristica è stata presieduta dall’arcivescovo Mons. Matteo Maria Zuppi che ha esortato  i presenti ad essere portatori di Luce verso tutti coloro che conducono una vita “spenta” perché lontana da Gesù, nella sofferenza, nella paura, negli affanni inevitabili della vita. Per fare questo occorre avere il cuore attento ogni giorno, una vita piena di gioia, e ricordare che la fraternità e l’amicizia sono doni di Dio e che senza l’amore l’uno per l’altro tutto diventa insostenibile. Il Vescovo ha ricordato che l’amore si trasmette con piccoli gesti, opere buone, ascolto attento, facendo propria la sofferenza dell’altro e così che la luce del cielo rende splendenti i volti e i cuori. Al termine della Celebrazione Eucaristica i più piccini hanno salutato l’Arcivescovo a cui hanno consegnato i loro cuori pieni dell’amore di Gesù.

Dopo la pausa per un pranzo conviviale, il pomeriggio riparte sulle immagini dei video degli eventi più  significativi in cui il Rinnovamento nello Spirito è stato impegnato  nel corso dell’ultimo anno, nelle diverse città e nei diversi ambiti.

La riflessione sul tema che ha ispirato la giornata “E tutto questo sulla base dell’adorazione! Il fondamento del Rinnovamento è adorare Dio!” è stata guidata dal consigliere spirituale regionale Don Fabrizio Peli. Partendo dal discorso tenuto da papa Francesco nel giugno del 2014 all’Olimpico per la 37° Convocazione Nazionale, don Fabrizio ha ricordato che l’adorazione supera l’amore, in essa l’uomo risulta essere coinvolto nella sua totalità con una partecipazione attiva alla chiamata alla santità. Un’adorazione che deve trovare la sua espressione nella vita reale, attuata in tutto ciò che si fa.

Diventa quindi adorazione anche l’evangelizzazione in quanto adorare Dio significa portarlo a chi non lo conosce, favorendo l’incontro con Lui, offrendo il nutrimento che viene dal Signore. Nel RnS viene valorizzato l’aspetto esperienziale dell’incontro con Gesù che non si ferma alla dottrina, ma incarna l’annuncio nel vissuto. È adorazione anche favorire l’Ecumenismo spirituale ricordando che è necessaria l’unità tra i cristiani, abbattere le differenze teologiche per l’unità.

C’è anche un senso sociale nell’adorazione, perché non c’è fede se non ci sono le opere e viceversa, per cui in obbedienza allo Spirito vengono attuate le opere ricordando che tutto ciò che facciamo al prossimo lo facciamo a Dio tenendo saldo che fede, speranza e carità non possono essere vissute separatamente e che la carità porta all’evangelizzazione nella misura in cui il nostro prossimo torna a ringraziare Dio per l’amore ricevuto.

A suggellare l’incontro con Dio sono state presentate due testimonianze che hanno permesso di lodare e ringraziare lo Spirito Santo per quanto compiuto nella vita di due sorelle in momenti particolari della loro vita ovvero la malattia e il lutto, momenti umanamente tristi, ma stravolti dalla potenza di Dio che ha fatto posto a gioia, perdono, misericordia, amore. Solo Dio riesce a compiere queste meraviglie.

Grazia Locantore

Le nozze d’oro per il Rinnovamento

Un’unione avvenuta il 17 febbraio del 1967 a Duquesne (Pittsburgh), celebrata durante un ritiro spirituale in una semplice cappellina americana. Un’unione suggellata tra un gruppo di studenti e lo Spirito Santo e da cui è nato il Rinnovamento Carismatico Cattolico.

Ad oggi più di cento milioni di cattolici in 204 paesi dei 5 continenti sono stati generati alla fede in seno a questo movimento. Oggi come 50 anni fa, lo Spirito Santo si effonde nei cuori e trasforma le vite di uomini e donne, rafforza legami fraterni di comunione nella grande famiglia del RCC.

É per questo che in tutte le regioni d’Italia gli aderenti del RnS si avvicendano in una staffetta di preghiera per lodare e invocare il Signore per una nuova e straordinaria effusione dello Spirito Santo a partire dalle 17.00 di venerdì 17 Febbraio e fino alle 19.00 del 19 Febbraio 2017.

I gruppi della diocesi di Bologna, in occasione di questo importante avvenimento, si sono ritrovati insieme nella Chiesa di SS Monica e Agostino alle ore 21.00 di venerdì, per la Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Fabrizio Peli, consigliere RnS in Emilia Romagna. Don Fabrizio ha esortato a mantenere vivo nel cuore la gioia di quest’appartenenza, trovando conferma anche nelle letture degne di questa ricorrenza (Gen 11,1-9 – Mc 8,34-9,1). Ha poi richiamato la vita nuova, scaturita dalla straordinaria azione dello Spirito Santo e alla Sua azione inesauribile che feconda con i suoi progetti di bene, anche questi tempi di difficile interpretazione, secondo la precisa volontà di Gesù.

Un sottofondo di dolci note, canti che lodano, benedicono e ringraziano l’azione potente del nostro unico Dio, artefice di ogni meraviglia e prodigio.

La serata prosegue con l’Adorazione Eucaristica, un Roveto Ardente di preghiera che si protrae fino al mattino, un susseguirsi di voci, di canti, di preghiere tutte rivolte a Gesù, vivo e presente.

Che gioia poter stare alla sua presenza, poter contemplare il Suo volto, dialogare con Lui, affidargli ogni sogno, desiderio, afflizione, con la consapevolezza di essere ascoltati, guardati, compresi, perdonati e rinnovati. Quanta pace nel cuore nell’ascoltare le parole della Sacra Scrittura che per mezzo del profeta Ezechiele ci assicura a tempo debito una pioggia di benedizioni.

Pioggia di benedizioni invocate sul Rinnovamento nello Spirito affinché possa essere sempre in grado di portare a avanti la sua missione, uniti in un cuor solo e un’anima sola perché il mondo creda.

Grazia Locantore

Carta d’identità dell’operaio di Gesù

20170212_120856

«La messe è molta, ma gli operai sono pochi, pregate perciò il padrone del campo perchè mandi operai nella sua messe» (LC 10,2)

Più di trecento “operai” provenienti da tutta la regione, si sono incontrati nel campo il cui padrone è Gesù il Signore, per una giornata di riflessione sull’operato di ogni animatore del RnS.

La riflessione è stata ispirata dal discorso conclusivo tenuto dal presidente del RnS Salvator Martinez al termine della 40° Conferenza Nazionale Animatori tenutasi a Rimini lo scorso Novembre.

20170212_120906_001Un’occhiata allo “stato dell’arte” di ogni singolo gruppo/comunità, per rileggere il proprio cammino sulla via tracciata da Gesù, nella fedeltà ai principi ispirati dal Maestro, per imparare alla sua scuola ad essere “carismatici” nella carne e non solo sulla carta.

Una fotografia alla Preghiera Comunitaria Carismatica e al Seminario di Vita Nuova, che costituiscono un’occasione di crescita personale oltre che comunitaria per divenire veri discepoli, per aumentare il desiderio di far vivere Gesù nella vita del fratello e per mantenere viva la gioia. Solo così si potrà annunciare al mondo l’Amore di Dio e diffondere l’iniziazione cristiana.

Uno sguardo poi alla formazione che non è solo indottrinamento, ma soprattutto un’istruzione che genera profeti che parlano con le parole di Gesù, in un clima di comunione fraterna.vitafrat

Preghiera Comunitaria Carismatica e Seminari di Vita Nuova sono la palestra in cui si esercitano i carismi con autentico discernimento da parte dei pastorali, una comunione che si apre alla conoscenza.

Uno “zoom” sulla missione di evangelizzazione, sull’urgenza di incontrare il mondo, sul raggiungere ogni posto, con il cuore aperto alle novità e alle povertà umane senza temere di “sporcarsi di fango” e senza rimanere arroccati sulle solite abitudini.

L’animatore del RnS è colui che ha un cuore che vibra, è colui che con fierezza dice:

  • ho scelto il RnS
  • vivo il RnS
  • difendo il RnS
  • sostengo il RnS
  • diffondo il RnS

È questo che definisce l’identità cristiana di un animatore del Rinnovamneto nello Spirito, consapevole che allo sportello anagrafico c’è Gesù che aspetta e che rende autentica la nostra identità ponendo il Suo sigillo.IMG-20170214-WA0006

Allora tutti in fila!

Grazia Locantore

Alzati e seguimi, amico mio

20170101_001441_001Numerosi sono i riferimenti nella Sacra Scrittura in cui Gesù chiama i suoi discepoli a seguirlo.

Ognuno di noi in un momento della vita ha udito quel “Alzati e seguimi”chiamata che quotidianamente si rinnova.Come comunità il CMdG ha accolto la chiamata alla riflessione su “Il rapporto tra Gesù e i suoi discepoli,modello di relazione e di reciprocità nell’obbedienza e nell’amore“.

Alla base della riflessione è stato proprio un passo della Bibbia ovvero quello in cui Gesù chiama a se Matteo (Mc2,13) un seguimi che stravolge ogni umana aspettativa, ma del resto Gesù è un amante dei paradossi.

Il più grande messaggio che ci viene consegnato è quIMG-20170122-WA0006ello di amarci l’un l’altro proprio come Gesù ha amato ognuno di noi. Lui ci esorta a essere servi degli altri e non a servirci degli altri, trasforma il concetto di servilismo inteso come sottomissione, mutandolo in un rapporto di umiltà, amicizia che mira ad elevare, innalzare di valore ogni nostro fratello.

Lui per primo si è fatto servo dei suoi discepoli con la lavanda dei piedi. Lui chiama gli ultimi, si siede a tavola con i peccatori, non sta con i giusti perché non sono i sani ad aver bisogno di Lui ,ma i malati.

Non si attiene alla regola del sabato se è il momento di compiere un’opera di misericordia perché il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato.

Non guarda alla nostra condizione di indegni in quanto peccatori anzi è necessario sapere che con Gesù dove abbonda il peccato sovrabbonda la grazia,ci esorta a liberarci da ogni forma di condizionamento che non ci fa sentire degni del suo amore.

Lui è amore e non può rinnegare se stesso, in Lui abbiamo trovato la salvezza, la conversione, la vita nuova. La sua croce ci ha resi degni.

Protortaprio nell’amore vicendevole al quale Gesù chiama chi sta alla sua sequela, la comunità innalza canti e lodi per il dono della vita di sette fratelli, esortandoli a tenere sempre accesa e viva la fiamma della fede cosi come quella delle candeline poste sulle loro torte, 301 anni tutti insieme.

Le parole del monaco inglese Aelredo di Rievaulx giungono al termine dell’incontro per rafforzare e confermare il dono dell’amicizia spirituale tra i presenti:  “L’amico infatti è lo sposo dell’anima tua, e tu unisci il tuo spirito al suo, coinvolgendoti al punto di dover diventare con lui una cosa sola; a lui ti affidi come a un altro te stesso. niente gli nascondi e nulla hai da temere da lui. […] L’amicizia, infatti, deve essere stabile, quasi un’immagine dell’eternità, e rimanere costante nell’affetto.

Buon cammino.

Grazia Locantore

Natale in casa CmdG

img-20161217-wa0047Così come in “Natale in casa Cupiello” la celebre commedia di Edoardo De Filippo, anche nella famiglia del CmdG si respira aria di festa, è tutto pronto per festeggiare il Natale.

E se è vero che si dice “Natale con i tuoi…” è vero anche che è tradizione per i fratelli della comunità trascorrere del tempo insieme per augurarsi BUONE FESTE!!

Nella gioia a cui Dio sempre chiama i suoi figli, la serata è iniziata con un momento formativo per la continua crescita di tutti gli aderenti, durante il quale si è riflettuto su concetti chiave come docilità allo spirito, preghiera, vivere i sacramenti, non isolarsi, umiltà, perseveranza, sostegno e comunità.

img-20161217-wa0039Dopo tutti i fratelli si sono ritrovati intorno alla tavola natalizia, accuratamente preparata dagli più piccini, gli “Asinelli di Gesù” ricca di stelle lucenti, candele splendenti, salati e dolci invitanti e come ogni Natale che si rispetti non sono mancati doni per grandi e piccini. Un calendario per ricordare ai grandi le date importanti della vita del RnS, gli avvenimenti, i compleanni per poter dire io ci sarò…e tanti auguri fratello e/o sorella. E un regalo agli Asinelli ai quali è stato chiesto, come vuole la tradizione, di attendere il giorno di Natale, prima di scartarlo.

La Parola del tempo dell’Avvento ci richiama a vegliare, a essere perseveranti, ad avere pazienza, a rallegrarsi in tutte le occasioni per risvegliare il vero senso della nostra fede.

Grazie a Maria che rappresenta la via che Dio ha scelto per venire al mondo, grazie al suo SI umile e coraggioso il verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi…Lui  l’EMMANUELE

All I want for Christmas is Gesù … peace and love!

Grazia Locantore

Ama – Prega – Bevi

img-20161127-wa0011Si avvicina il Natale, il tempo dell’attesa ha inizio e in questa prima domenica di Avvento i fratelli della comunità del CMdG, mossi dalle parole di Atti 2,42 si incontrano per trascorrere insieme un festoso pomeriggio, fatto da frazione del pane, preghiere, unione fraterna e ascolto dell’insegnamento, non mancano canti, inni,  lodi.

Dopo aver invocato lo Spirito Santo affinché la Parola possa penetrare nei cuore di tutti i presenti, uno dei fratelli guida la meditazione sul tema La Preghiera Personale, Comunitaria e Liturgica, fonte di Vita Nuova e dopo essersi interrogati su domande quali: che cos’è la preghiera e perché preghiamo, si è meditato il brano del Vangelo di Gv 4,  5-26: Gesù, la Samaritana e il pozzo, considerato il più denso di significato per comprendere il senso della preghiera, brano in cui ogni forma di sete viene soddisfatta, la preghiera considerata come il momento in cui la sete di Dio si incontra con la nostra, un avere sete l’uno dell’altro. Lui che si fa pozzo di acqua viva, di un’acqua che ci permetterà di non aver mai più sete, un pozzo nel quale versare l’acqua del passato ormai contaminata e da cui attingere acqua pura, limpida, eterna con la certezza che a questo dissetarsi seguiranno guarigione, salvezza, pace, amore e gioia. Quanta Grazia!!!20161127_174641

Ogni fratello con la propria brocca del cuore colma di grazia, sta seduto accanto all’altro e in un clima di fraternità si dà inizio a un momento di condivisione in cui ciascuno esprime pensieri, emozioni, esperienze, bisogni per se, i propri cari e per tutta la comunità. Un momento in cui ogni progetto futuro e ogni mandato ricevuto viene sviscerato, affinchè possa poi diventare realtà. e l’AZIONE che diventa MISSIONE.

20161127_142542

Il pomeriggio trascorre vedendo i fratelli tutti coinvolti nel ringraziare il Signore per il dono della vita, rinnovando gli auguri di buon compleanno

20161127_142413a tre sorelle che hanno compiuto 20161127_143047gli anni qualche giorno prima e tra rime baciate, foto incorniciate, benedizioni innalzate, non sono mancate torte gustose, video e foto. Quanta gioia c’è nello stare insieme!

Come la cerva anela ai corsi d’acqua cosi il nostro cuore cerca Te,  l’anima nostra ha sete del Dio vivente. E con queste parole non possiamo che continuare ad elevare a Lui le nostre preghiere perché l’uomo che confida in Lui non è deluso e nessuno rimane inascoltato.

Grazia Locantore